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Non solo un’idea regalo molto carina ed interessante ma qualcosa che imprescindibile per ogni appassionato di musica: il vinile. Se si è degli appassionati di musica non si può non aggiungere alla propria collezione vinili “cult” dei migliori solisti e delle band musicali.
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Nostalgia del vinile? Caro vecchio vinile quanto ci manchi! Con la digitalizzazione il supporto per la memorizzazione analogica di suoni è venuta meno ed è tramontata definitivamente l’epoca dei cd e di tutti i supporti in gommalacca.
Peccato! Per i più nostalgici e per gli appassionati della musica il vinile ha rappresentato un “pezzo” di storia della musica: introdotto ufficialmente nel 1948 dalla Columbia Records negli USA, il vinile rappresenta l’evoluzione del precedente disco a 78 giri.
Attualmente il termine vinile sembra quasi divenuto demodé, ma viene spesso usato dagli esperti e dai principali cultori ed appassionati di musica per indicare gli LP (dischi da 30 cm rotanti).
I dischi a 78 giri erano registrati con il segnale di un solo canale: per questo erano considerati monofonici.
Nella storia del vinile non si può non tenere in debita considerazione della novità che venne introdotta a partire dagli anni Trenta.
Allora, venne ideata una tecnica che consentiva di incidere contemporaneamente due suoni su un’unica traccia, sfruttando il movimento orizzontale e verticale dello stilo.
Registrando il segnale è stato possibile inscrivere nel solco entrambi i canali utili ad una riproduzione stereofonica: tale tecnologia fu commercializzata sino agli anni sessanta.
A partire dagli anni sessanta furono prodotti anche altri dischi quadrifonici che furono ben presto in grado di separare i segnali su quattro canali, consentendo all’audience ed alla platea di uditori di essere circondati ed “avvolti” dal suono.
Tuttavia, questa tecnologia introdotta con i dischi quadrifonici non ebbe il successo commerciale auspicato data la diffusione minima ed agli alti oneri economici da sostenere relativamente all’apparecchio riproduttore.
Per quanto concerne i materiali utilizzati per la produzione di vinili non si deve dimenticare che la gommalacca dei primissimi supporti venne sostituita con il passare del tempo con l’introduzione di una resina termoplastica, il famoso PVC.
Ecco l’inizio dell’Era del Vinile con il colore tradizionale del supporto tipicamente nero, anche se non bisogna comunque dimenticare (e gli appassionati di certo lo sanno) che commercialmente sono stati introdotti anche dischi in vinile di tonalità cromatica diversa dal classico nero.
Infatti, nei mercatini londinesi dove possono essere acquistati i vinili in resina termoplastica “usati” da veri intenditori ed apprezzati dai cultori ed esperti della musica sono rinvenibili cd vinili colorati in rosa, verde, blu, bianco, etc.).
Nei ripercorrere la storia dei vinili non si possono non tenere in considerazione quelli che effettivamente hanno fatto la storia della musica e della favolosa “Era del vinile”.
Dopo gli “esperimenti” che vennero messi in atto sul mercato dei vinili con lo zinco e la cera, a cavallo del XIX e XX secolo il materiale principale usato per produrre vinili fu la gommalacca.
Negli anni Trenta la RCA Victor fu la prima società ad introdurre il vinile in materiale plastico leggero molto costoso da utilizzare: i primi vinili erano incisi per essere letti a 33 giri al minuto.
Il passaggio dalla gommalacca alla resina termoplastica avvenne in concomitanza a quello dal passaggio dai 78 giri al 33 giri: quello da 78 giri avevano mostrato i propri limiti dato che duravano soltanto pochi minuti per lato.
Mentre i vinili da 33 giri invece duravano circa 10 minuti per lato del disco; tuttavia in questi anni la Grande Depressione e la crisi del 1929 provocarono difficoltà nella commercializzazione e nella richiesta di vinili da parte della popolazione.
Dopo un lasso di tempo lunghissimo (dalla Crisi del ’29 al Secondo Dopoguerra) la Columbia Records presentò nel 1948, il “long playing” in vinile.
Successivamente la RCA Victor introdusse sul mercato un vinile a 45 giri, con un diametro di circa 18 cm in luogo dei predecessori (circa 30 cm). Fino agli anni Cinquanta i vinili potevano contenere poche canzoni: solo con il “long playing” il numero delle canzoni contenute nei dischi incrementò sempre di più decretando, con il passare del tempo, la nascita degli album così come li conosciamo oggi sul mercato della musica.
L’ultima grande tecnologia dei vinili fu la registrazione in formato stereo che fu inventata da Alan Dower Blumlein, un celebre ingegnere che progettò un sistema per incidere due canali in un solo solco.
Nonostante l’Era dei vinili sia finita da un pezzo tuttavia, sul mercato, esistono diversi appassionati e collezionisti di vinili che amano acquistare di volta in volta vinili da aggiungere alla propria preziosissima e storica collezione per arricchire il proprio patrimonio musicale.
Si tratta di un vero e proprio repertorio che deve essere costantemente curato e perfezionato mediante l’inserimento di vinili che hanno fatto la storia della musica.
Dove acquistare i vinili? In effetti, si possono reperire in tantissimi canali di vendita, sia fisici che online. Nei principali capoluoghi regionali e provinciali sono diversi i negozi di musica e di strumenti musicali che commercializzano vinili di Band e di artisti solisti e di ogni genere di musica (dalla musica classica al rock).
Non solo, oltre ai negozi di musica e di strumenti musicali, si affiancano i mercatini e le fiere dedicate che ospitano ambulanti appassionati di articoli “da soffitta”. Si pensi ad esempio alla celebre Soffitta che viene ospitata nel borgo medievale di Sarzana (SP) che ospita in strada diverse bancarelle di ambulanti che vendono vinili ed oggetti storici da collezione come i francobolli, i giornalini (Topolino, Paperino), schede telefoniche, i quotidiani etc.
Anche nelle città ogni giorno le principali arterie dei centri storici ospitano ambulanti e mercatini con bancarelle ricche di collezioni di vinili.
Lo stesso canale online è un mercato floridissimo dove poter trovare una vasta offerta commerciali di vinili storici a prezzi davvero scontatissimi: per esempio Ebay, uno dei più grandi Marketplace mette a disposizione degli appassionati una scelta di vinili davvero poderosa.
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Una classifica stillata dalla famosa rivista musicale Rolling Stone ha selezionato e giudicato i 500 migliori vinili di tutti i tempi.
Tantissimi gli artisti e le Band musicali che possono essere citati ed inclusi nella Top list dei migliori vinili da acquistare: si tratta di artisti e di gruppi musicali che hanno fatto la storia della musica e tantissimi sono i generi musicali apprezzati dai collezionisti più eclettici.
Svettano in classifica nella Top list dei migliori vinili il gruppo dei Beatles, i Rolling Stones, Bob Marley, Bob Dylan, Elton Johd, U2, Led Zeppelin, Who, Queen, Michael Jackson, Radiohead, Aretha Franklin, Frank Sinatra etc. etc. … la lista di vinili da collezionare è davvero lunghissima!
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