Ha suscitato interesse in diversi esercenti e commercianti della Lessinia la proposta della Comunità e del Parco di promuovere una nuova iniziativa chiamata «Centri commerciali naturali», ispirata dalla Regione e destinata al sostegno dell’economia dell’altopiano. È stata presentata alla presenza del presidente della Comunità, Claudio Melotti, e illustrata da Maurizio Rudari, supervisore del comitato di gestione dei centri commerciali naturali del Veronese, con la partecipazione di esperti trentini che da quattro anni battono con successo la stessa strada, pur con nome diverso e più azzeccato (Luoghi storici del commercio), visto che la vendita non è limitata a quelli che dal sentire comune sono identificati come prodotti naturali o biologici.
L’iniziativa partirà sotto l’ala di Confcommercio e di Confidi (la cooperativa di garanzia che appoggia e sostiene i commercianti) e si avvale degli esercizi commerciali che fanno servizio alla residenzialità. Quindi le botteghe di paese e di contrada, con esclusione della grande distribuzione. La rete è organizzata dagli esercenti stessi in partenariato con il Comune. Ai clienti viene rilasciata una card con chip elettronico (InCentro Card Premia) già al primo acquisto, sulla quale viene registrato uno sconto del 2,5 per cento da spendere subito o in altra occasione, senza scadenza, nello stesso negozio o in un qualsiasi altro esercizio che aderisce all’iniziativa ed espone il marchio InCentro Card Premia.
All’esercente l’operazione costa 3,5 per cento del transato, di cui 2,5 per cento è lo sconto al cliente, 0,5 è immagazzinato per iniziative promozionali a favore di tutti gli esercenti aderenti al circuito; lo 0,25 per cento va ad Hgp, la società milanese che ha ideato la card, la sta diffondendo su tutto il territorio nazionale e rendiconta gli aderenti delle operazioni effettuate; un altro 0,25 per cento rimane al comitato di gestione per il sostentamento.
È infatti affidato a un centro commerciale naturale integrato, un comitato snello di due commercianti e un supervisore, il coordinamento degli aderenti di tutta la zona collinare, montana e di pianura del Veronese. Sono finora 130 le località servite dalla card Premia in un migliaio di negozi, con 150 mila clienti e un milione e 200mila transazioni all’anno. Nel solo Trentino nel corso del 2009 con 300 negozi sono stati transati 12 milioni di euro e praticati 825mila euro di sconti, di cui hanno beneficiato 21313 titolari di card.
«Il successo è determinato dal fatto che lo sconto praticato in moneta, una volta finito in tasca può prendere mille strade. Lo sconto registrato sulla card è invece destinato ad alimentare questo circuito virtuoso e dalle ricerche fatte risulta che l’80 per cento della nuova spesa è fatta nello stesso esercizio che ha rilasciato lo sconto», assicura Rudari.
Il problema è che su alcuni tipi di prodotti non si può applicare uno sconto così alto e su altri (tabacchi e valori bollati) non è possibile praticare per legge alcuno sconto. Serve pertanto diversificazione dell’offerta al cliente che entra in tabaccheria, ad esempio, con proposte di acquisto anche di altri prodotti. I vantaggi per il commerciante sono anche di essere costantemente aggiornato a fine mese sugli acquisti con la card e sulle preferenze di spesa dei clienti, di appartenere a un circuito privilegiato, di accrescere la fedeltà dei clienti e di conseguenza aumentare le vendite.
La preoccupazione espressa dai commercianti presenti è stata sulla selezione degli esercizi che faranno parte del circuito: in Trentino gli aderenti si sono imposti di accettare commercianti associati che dispongano di negozi fino a un massimo di 800 metri quadrati in città e di 400 metri quadrati in provincia e che non siano situati all’interno di grossi centri commerciali, ma i criteri vanno stabiliti dagli stessi associati che si aggregano e possono essere anche diversi.
«Metteremo a disposizione 10mila euro da investire nell’avvio di questa circuito», promette Melotti, «poca cosa, ma credo che il marchio del Parco darà un sostanziale contributo ad avvicinare clienti e l’idea di sconti in una rete di negozi che vivono sul territorio è bella e va condivisa».