Oggigiorno, lo scaldabagno è la soluzione più diffusa per ottenere acqua calda in casa. Nonostante siano presenti sul mercato nuove tecnologie alternative, come l’energia derivante dai pannelli solari, per molti l’acquisto di uno scaldabagno continua ad essere la scelta migliore.
In che modo scegliere il perfetto dispositivo, trovando il giusto equilibrio tra la qualità e il prezzo? Per scegliere il prodotto più adatto alle tue esigenze, è necessario prendere in considerazione diversi aspetti, come le sue dimensioni e la capacità del serbatoio, la potenza e i consumi, nonché altre funzioni extra che potrebbero migliorare la qualità del modello, oppure far risparmiare sul costo della manutenzione.
I fattori decisivi per scegliere il miglior scaldabagno
Sicuramente, uno tra i principali aspetti da valutare quando si ha intenzione di acquistare uno scaldacqua sono le dimensioni del modello. La scelta, infatti, sarà legata allo spazio disponibile in casa e al luogo in cui si vorrà posizionare lo scaldabagno.
In commercio esiste una vasta gamma di prodotti che si differenziano l’un l’altro per grandezza e modalità di occupazione dello spazio: si va da quelli che si attaccano alla parete, fino ad arrivare ai modelli che invece vengono installati direttamente sul pavimento. Se non hai ancora idea del tipo di scaldabagno di cui hai bisogno, scopri di più direttamente sul sito Ariston.
Ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione quando si sceglie di acquistare o sostituire un prodotto del genere. Dalla classe dello scaldacqua, per esempio, dipendono i consumi: occorre, quindi, confrontare le classi energetiche e scegliere con attenzione. Normalmente, gli scaldabagni vanno dalla classe G fino alla A+; alla prima appartengono quelli che hanno un consumo maggiore, mentre la seconda è la classe meno dispendiosa.
I modelli più richiesti sul mercato attualmente, entrambi disponibili nella classe “A” a prezzi vantaggiosi, sono quelli elettrici ad accumulo e quelli istantanei.
Scaldabagno: istantaneo o ad accumulo?
La differenza principale tra i due modelli consiste nel fatto che lo scaldabagno elettrico ad accumulo consuma corrente elettrica e ha necessità di funzionare per un tempo prolungato, almeno un’ora, per riscaldare l’acqua. Come suggerisce il nome, esso è costituito da un serbatoio ad accumulo ed è in grado di offrire una temperatura dell’acqua sanitaria costante. Ideale per edifici non collegati alla rete gas e per avere dei consumi energetici ed economici invariati nel tempo.
Lo scaldabagno istantaneo, invece, è più piccolo rispetto a quello ad accumulo e riscalda l’acqua sul momento, assorbendo la massima potenza per portare la temperatura al punto giusto. In questo caso, quindi, le spese saranno di volta in volta direttamente proporzionali al consumo effettivo di acqua calda effettuato, rendendolo la soluzione ideale soprattutto per contesti familiari ristretti, in cui il consumo ridotto di acqua corrisponde a un effettivo risparmio economico. È anche bene ricordare che, se si sta procedendo all’installazione di questo tipo di scaldabagno, probabilmente sarà necessario aumentare la potenza del contatore.
Insomma, nonostante le differenze tra i due modelli, entrambi garantiscono dei vantaggi che possono essere sfruttati in base alla propria situazione e alle proprie necessità.