Dopo le vacanze di Natale e il Capodanno l’evento più atteso non è la Befana, ma i saldi invernali. Il mese di Dicembre è stato scuramente il mese delle spese, tra regali, compere per il cenone e pranzi, ma non si rinuncia lo stesso a trovare qualche occasione.
Molte famiglie, ma anche singoli, amano comprarsi qualcosa di utile: vestiti, scarpe, occhiali, accessori per la casa in questo periodo, per provare a risparmiare e poi non pensarci più per il resto dell’anno. In Italia i saldi invernali non iniziano, però, nello stesso giorno, ma ogni regione sceglie una data. La Campania per i saldi invernali 2022 ha deciso il 5 gennaio e poi termineranno il primo marzo. Nonostante la pandemia, quindi, non si rinuncia ai saldi, ma ci sono delle regole da rispettare, sia da parte dei clienti, che da parte dei commercianti. La Campania spera che ci siano, alla fine di queste settimane, dei risultati incoraggianti e positivi, un aumento degli acquisti, ridotti a causa del Covid-19.
I commercianti come ogni hanno devono rispettare, però, delle regole commerciali, per non approfittare dei clienti e non fare delle truffe.
Se ognuno rispettasse queste regole il bilancio sarebbe anche migliore, quindi si confida sulla buona volontà dei commercianti. Oltre alle regole commerciali, però, nel 2022 si devono rispettare anche le regole anti Covid-19, per evitare il contagio e nuove chiusure. Sicuramente anche in questo caso non sarà facile far rispettare a tutti le regole, ma si spera che i negozianti stiano attenti e le facciano rispettare, insieme al personale che si occupa di sicurezza.
Le regole sanitarie da rispettare sono molto simili a quelle praticate tutti i giorni, solo con qualche aggiunta più specifica.
Tutti i commercianti campani si aspettano dei grandi risultati da questi saldi invernali 2022. Perchè, nonostante il Black Friday, che si tiene tutti gli ultimi venerdì del mese di novembre, gli italiani non rinunciano ai saldi. Un momento non solo per fare acquisti intelligenti, ma anche per girare in città, uscire, prendersi anche un caffè, fare un pranzo veloce o un aperitivo. Così da aiutare anche ristoratori e bar, invece che restare seduti davanti ad un computer e comprare in maniera molto passiva.