Per alcune regioni la stagione dei saldi invernali 2021 è gia cominciata, per altre inizierà molto più tardi. Ecco i cambiamenti determinati dall’emergenza sanitaria regione per regione e il decalogo da seguire durante gli acquisti.
Saldi invernali 2021 nell’epoca Covid
Come in tutti i settori economici, anche per quanto riguarda i saldi- così come avvenuto con quelli estivi pos- primo lockdown – ci saranno alcuni cambiamenti determinati dalla pandemia di Covid-19.
Se alcune regioni hanno cominciato la stagione degli sconti già i primi giorni di gennaio, altre hanno deciso di posticipare le date, altre di evitare giorni festivi per il rischio di assembramento. In ogni caso, il periodo delle promozioni dura 60 giorni, quindi per la maggior parte delle regioni i saldi termineranno per metà marzo 2021, anche se non mancheranno le eccezioni a seconda della data di inizio.
Ovunque la principale preoccupazione è ovviamente quella di evitare le scene degli assembramenti registrati nel periodo del black friday e dello shopping natalizio.
Ricordiamo che il periodo dei saldi – sia invernali che estivi – è stabilito in autonomia da Comuni e Regioni quindi ogni territorio ha preso la decisione più giusta con un occhio agli ultimi bollettin dei contagi.
Il calendario dei saldi regione per regione
Di seguito il calendario dei saldi invernali 2021 regione per regione:
Abruzzo: dal 4 gennaio
Basilicata: dal 2 gennaio
Calabria: dal 4 gennaio
Campania: dal 5 gennaio
Emilia: Romagna: dal 30 gennaio
Friuli Venezia Giulia: dal 7 gennaio
Liguria :dal 29 gennaio
Lazio: dal 12 gennaio
Lombardia: dal 7 gennaio
Marche: dal 16 gennaio
Molise: dal 2 gennaio
Piemonte: dal 7 gennaio
Puglia: dal 7 gennaio
Sardegna: dal 5 gennaio
Sicilia: dal 7 gennaio 2021
Toscana: dal 30 gennaio
Veneto: 30 gennaio
Valle d’Aosta: dal 2 gennaio 2021
Provincia Autonoma di Trento: dal 4 gennaio
Provincia Autonoma di Bolzano (comuni non turistici): dal 16 gennaio
Provincia Autonoma di Bolzano (comuni turistici): dal 13 febbraio
Umbria: dal 9 gennaio
Le regole da seguire per la prevenzione del Covid-19
Per effettuare gli acquisti in tutta sicurezza- soprattutto riguardo i capi di abbigliamento – ecco di seguito il decalogo della Federazione Moda Italia e Confcommercio:
- Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio (salvo eventuali ulteriori prescrizioni regionali).
- Prima di toccare i prodotti è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.
- I clienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi.
- La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Per quanto riguarda la prova dei capi, non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.
- Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.
- I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.
- Esposizione all’ingresso del locale di un cartello con il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente; dilazionamento degli ingressi; sosta all’interno dei locali solo per il tempo necessario all’acquisto di beni ed evitare abbracci e strette di mano.