La grande crisi che si è abbattuta sull’Italia nel 2012, non è ancora arrivata alla parola fine.
Ciò ha ovviamente comportato tutta una serie di sofferenze sia per i cittadini che per i commercianti. I primi, infatti, comprano sempre di meno e spendendo una somma quanto inferiore possibile e i secondi, di conseguenza, hanno visto diminuire vertiginosamente il loro fatturato. Per queste ragioni i governi hanno deciso di anticipare il momento tanto atteso da tutti dei saldi invernali, che diventato un momento in cui si vuole promuovere il commercio per far riprendere l’economia all’avvio di un nuovo anno. I commercianti, d’altra parte, cercano di sfruttare al massimo questo periodo per cercare di far quadrare i propri conti cercando anche di guadagnare qualcosa. Il 2014, infatti, non è stato l’anno della ripresa come in tanto avevano sperato, e la debole crescita che c’è stata non è stata sufficiente a risanare le nostre casse malandate. Per questi motivi, anche durante il Natale, gli italiani hanno comprato e speso molto poco, con grande rammarico da parte dei proprietari dei vari punti vendita.
Questo ragionamento vale anche per Trento, una città molto florida grazie al suo turismo tipicamente invernale e ai suoi bellissimi paesaggi. Anche qui però, i saldi si aspettano con grande impazienza, questa regione però si può permettere una certa discrezionalità in materia. La Conferenza Stato e Regioni e Province autonome ha dunque deciso per questa Regione a statuto speciale, che la data di inizio dei saldi sarà fissata liberamente dai commercianti, ma dovrà durare obbligatoriamente per 60 giorni.