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Oggi, anche in Italia, è possibile acquistare legalmente la cannabis CBD, ovvero la marijuana, così come, entro certi limiti, è consentito coltivarla e metterla in commercio. Perché sia considerata legale, e quindi commercializzabile senza che ciò costituisca un reato, la cannabis deve essere della varietà denominata light: questo significa che il contenuto di THC, la sostanza psicotropa responsabile degli effetti allucinogeni, sia pure lievi, caratteristici dell’erba, non deve superare la percentuale dello 0,6%.
Per acquistare la cannabis legale è necessario rivolgersi esclusivamente agli operatori del settore: si tratta di negozi specializzati che offrono la marijuana light sia sotto forma di infiorescenze che contenuta in un vasto assortimento di prodotti. Un servizio utile e interessante per acquistare la cannabis light nel punto vendita più vicino è quello offerto da legaldelivery.it, che consente di ordinare direttamente online con consegna in 30 minuti.
Occorre comunque considerare che, per quanto la cannabis light costituisca un prodotto autorizzato e legale, è necessario rispettare alcune regole per non incorrere in problemi. Prima di tutto, è bene ricordare che può essere utilizzata sotto diverse forme ma viene venduta per uso tecnico, inoltre si raccomanda comunque di limitarne il consumo poiché, per quanto si tratti di un prodotto contenente una minima percentuale di sostanza stupefacente, una quantità eccessiva potrebbe essere rilevata tramite un normale test antidroga.
Per confermare di avere osservate le norme legislative, è necessario conservare la cannabis acquistata nella confezione originale ed essere in grado di esibire lo scontrino o la ricevuta di acquisto.
Poiché la legge in questo ambito non è del tutto chiara, talvolta può accadere di trovare una tabaccheria che offre in vendita le infiorescenze di canapa confezionate in piccole quantità. Tuttavia, resta sempre preferibile acquistare la cannabis esclusivamente presso i rivenditori autorizzati, in un negozio tradizionale oppure online.
Per quanto riguarda le erboristerie, possono disporre di un assortimento di prodotti a base di cannabis, quali possono essere tisane, infusi, cosmetici, estratti o altro, ovviamente solo nel caso in cui si tratti di articoli certificati e legali.
La legge stabilisce che le infiorescenze di canapa il cui valore di THC sia superiore allo 0,6% siano da considerarsi sostanze stupefacenti e, di conseguenza, non ne sono consentiti né la coltivazione, né l’uso né, tanto meno, la vendita.
È invece permessa, come si è detto, la coltivazione, la distribuzione e l’acquisto, per uso esclusivamente personale, delle varietà di canapa a bassissimo contenuto di THC, anche se il prodotto che ne deriva, la marijuana leggera, secondo la legge non può essere destinato alla combustione, ma solo alla produzione di semilavorati o altro.
È piuttosto facile confondersi tra la marijuana light e la cannabis terapeutica, ma in realtà si tratta di due prodotti ben differenti. La cannabis terapeutica può essere somministrata solo sotto stretto controllo medico ed è utilizzata in base ad una rigorosa normativa a livello europeo. È quindi impossibile reperire qualsiasi forma di marijuana terapeutica in farmacia, sia pura che come principio attivo usato per la preparazione di farmaci.