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Wallapop è un’applicazione che ha fatto da poco tempo il suo debutto ufficiale in Italia, al suo interno è possibile acquistare oppure vendere articoli di seconda mano di vario genere, dando così una mano all’ambiente e incrementando lo sviluppo del concetto di sostenibilità.
In quest’articolo nello specifico ci occuperemo di fornirvi informazioni su quali sono le politiche aziendali di reso per un acquisto effettuato su Wallapop, eccovi una guida pratica e alcuni consigli utili. Buona lettura!
Wallapop è un’applicazione che sostanzialmente si pone come un diretto intermediario tra venditori e potenziali o effettivi acquirenti degli articoli second hand presenti all’interno dei vari annunci di vendita.
Poichè Wallapop è soltanto un intermediario nel processo di vendita, è importante sapere che per gli acquisti effettuati all’interno dell’applicazione non è prevista la possibilità di effettuare il reso, a meno che questo non sia stato concordato tra venditore e acquirente.
In genere Wallapop non consente di effettuare resi per gli articoli acquistati sull’app, tranne che non vi sia un accordo tra venditore e acquirente. L’azienda ha poi stilato un elenco degli specifici casi, inclusi nella politica di reso, nei quali non è assolutamente possibile effettuare la prcocedura di restituzione, ecco quali sono:
Nel caso in cui l’articolo acquistato su Wallapop si dimostrasse difetttoso o errato, è possibile per l’acquirente aprire una contestazione entro le 48 ore dalla ricezione del pacco, specificando il motivo per cui è richiesto il reso e inserendo una breve descrizione dei problemi riscontrati con la merce.
Una volta avviata la procedura di contestazione, Wallapop procederà con una revisione della merce e contatterà l’acquirente per informarlo sull’esito della contestazione e sull’eventuale procedura di rimborso.