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Oggetto rimesso in vendita

Oggi si tratta un altro cavillo che non tutti conoscono su Ebay: i costi di inserzione degli oggetti rimessi in vendita.

Molti, infatti, erroneamente credono che le spese d’inserzione siano gratis per chi rimette in vendita un oggetto per cui una prima transazione non sia andata in porto.

In realtà, i costi di inserzione vengono annullati solo se l’oggetto rimesso all’asta è poi, nel secondo caso, finalmente venduto.

Inoltre, tale “omaggio” di Ebay vale solo per la prima volta in cui si ripropone l’asta di un oggetto. Negli altri casi, Ebay va pagato fino all’ultimo centesimo.

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La foto di un oggetto è vincolante?

La domanda a questo punto da porsi è: se l’oggetto reale è anche solo lievemente differente rispetto all’oggetto in foto, pu essere considerato non conforme alla descrizione?

La risposta è si, a patto che non sia esplicitato chiaramente nell’inserzione che l’immagine ha uno scopo puramente indicativo.

In definitiva, bisogna sempre leggere con attenzione le inserzioni pubblicate.

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Oggetto non conforme? Perizia!

In una transazione su Ebay, spesso capita che l’oggetto in questione non sia ritenuto conforme alla descrizione da parte dell’acquirente, che punta al rimborso. Se il venditore ritiene di essere nel giusto, si va ad una controversia e ad un”muro contro muro”.

Come fa Ebay a capire chi ha ragione? In casi così spinosi, il noto sito di e-commerce può richiedere la perizia dell’oggetto da parte di un esperto.

A onor del vero, la perizia deve essere prodotta da uno dei due contendenti, che devono quindi rivolgersi a terzi. Solo vagliando le perizie, Ebay può pronunciarsi sul caso.

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Problemi con la ricerca su Ebay

Questo post ha come obiettivo segnalare un problema che da diversi giorni sta dando diversi grattacapi ad Ebay: il motore di ricerca del sito non funziona. Pur digitando la parola chiave, essa non riesce a trovare tutti gli oggetti che rispondono alla suddetta parola.

Questo inconveniente è stato scoperto da più venditori che, una volta completata l’inserzione, volevano testare la visibilità del loro prodotto.

Anche la stessa collocazione in una categoria standard di Ebay risulta impossibile al momento: si pubblica l’inserzione, si sceglie la categoria, ma l’oggetto, chissà perchè, non viene compreso in essa.

Da tempo perdura tale situazione, e si attende con ansia la risoluzione del problema.

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L’altro lato del cielo: Antiebay

Il malcontento che Ebay sta generando nell’utenza è sempre crescente. Le tariffe sono in continuo aumento, l’assistenza clienti lascia molto a desiderare, e c’è chi ha deciso di opporsi a questo monopolio.

Un lampante esempio è dato dal sito di e-commerce www.Antiebay.it, che, a dispetto del nome, precisa nel suo link “chi siamo” che non si schiera contro il noto concorrente, ma si propone solo come alternativa.

I vantaggi sono dati dai costi minimi di commissione, e dalle inserzioni gratuite. Tuttavia, per poter fare davvero concorrenza ad Ebay, ci vorrà ancora del tempo. Le premesse comunque sono buone.

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Ebay: nessun vincolo d’acquisto

Anche se è un azione poco educata, oggi si vuole rendere noto un particolare che non in molti conoscono: anche se ci si aggiudica un oggetto durante un’asta su Ebay, l’acquisto non è vincolante. Molti venditori tendono ad intimidire gli acquirenti, minacciandoli di sanzioni qualora non rispettino l’impegno preso. Ma è tutto falso.

A parte l’onore e la credibilità, un mancato acquisto di un’asta vinta non pregiudica assolutamente niente. Quindi, un acquirente che, per qualsivoglia motivo, non intende onorare il suo impegno, è libero di farlo (oltretutto, in nessun caso si può ricevere un feedback negativo).

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Acquisti dall’estero: molti Paesi ci snobbano

Molti utenti ( solo quelli più esperti, per la verità), per ottenere prodotti a prezzi decisamente più agevoli, si affacciano ai siti e-commerci di altri Paesi. Quest’ultimi però, sempre più spesso, specificano nelle loro inserzioni che non effettuano vendite a utenti italiani. Ma perchè?

La risposta è da ricercarsi nel mal costume di molti nostri connazionali. All’estero non si usa frequentemente la spedizione tracciata, e una voltaricevuto l’oggetto, sono in molti, furbescamente, a dichiarare di non aver ricevuto nulla, e a chiedere il rimborso (che il più delle volte arriva puntualmente). Senza contare che la stessa Dogana italiana “mazzuola” i venditori stranieri.

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Soldi da Paypal a Postepay: si può

Molti si chiedono se spostare soldi dal conto Paypal alla Postepay associata sia possibile. Questo perchè quelli di Paypal pubblicizzano molto l’associazione delle carte prepagate al loro conto, ma non il procedimento inverso.

La transazione, comunque, da Paypal a Postepay è possibile, e per cifre superiori ai 100 euro, essa è anche gratuita.

Nei casi, invece, che il passaggio di denaro avvenga per una cifra inferiore, il costo di commissione è di 1 euro.

Nota importante: tale passaggio richiede dai 5 ai 7 giorni lavorativi, e spesso ci sono intoppi. Il consiglio è di effettuare questa operazione solo se veramente necessaria.

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Restituzione oggetto con spedizione tracciabile

Eccoci di fronte ad uno dei tanti cavilli presenti nelle transazioni Ebay.

Si prenda il caso in cui un acquirente, ricevendo l’oggetto che si è aggiudicato, non sia soddisfatto della transazione, e decida di esercitare il diritto di rimborso.

Quando si rispedisce l’oggetto al venditore, effettuare sempre una spedizione tracciabile, perchè in caso contrario, il venditore può dichiarare (che sia vero o falso poco importa) che l’oggetto non gli è stato mai recapito. Con una spedizione senza tracciatura, l’acquirente non ha ricevute che dimostrino l’effettiva spedizione, e non solo il venditore potrà tenersi i soldi, ma lo farà con la “benedizione” di Ebay.

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Cos’è il drop ship?

A qualcuno sarà capitato di beccare, nei siti di vendita on line, inserzioni segnalate come “drop ship”. Ma di cosa si tratta?

Per drop ship si intende un modello di transazione che permette di vendere un oggetto pur non possedendolo materialmente. Una volta chiuso l’acquisto, il venditore inoltra i dati dell’acquirente al fornitore (e paga la merce, chiaramente), che poi spedirà direttamente all’utente finale.

I vantaggi di questa formula sono quelli di azzerare le spese di giacenza, mentre uno svantaggio può essere la riduzione del margine di guadagno.

Tuttavia, attenzione: molti sedicenti “dropshipper” sono in realtà specchietti per le allodole, che celano la solita truffa.

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Transazione chiusa prima del termine dell’asta

Possono capitare (rari) casi un cui tra due utenti su Ebay si raggiunga un accordo sulla cifra per una transazione ancora prima della chiusura temporale di un’asta. Ma è leggittima come cosa?

Assolutamente no. Concludere una transazione prima della chiusura di un’asta equivale a frodare Ebay, ( poichè una transazione non ufficialmente conclusa non fa percepire le commissioni al sito) e può essere perseguibile a norma di legge.

La realtà, però, ci dice che, vuoi per la rarità del caso, vuoi per la furbizia degli utenti che per comunicare usano email non registrate sul sito, la possibilità che Ebay scopra tale imbroglio è molto remota.

P.S. Inutile dire che è impossibile rilasciare feedback per tali operazioni.

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Attenzione alle spedizioni multiple

Su Ebay, ci sono così tanti cavilli e casi da analizzare, da perderci la testa. Uno di questi riguarda le spedizioni multiple.

Prendiamo il caso di un venditore che spedisca all’acquirente di turno dieci oggetti identici, logicamente inseriti in un unico pacco. Una volta ricevuta la spedizione, l’acquirente (qualora sia un mascalzone), può obbiettare che manchino degli oggetti all’interno del pacco, in modo da ottenere truffaldinamente un rimborso.

Come va a finire la storia? Che se anche, miracolosamente, Ebay non imponga il rimborso al venditore, l’acquirente, per ripicca, può comunque rifilare un feedback negativo al venditore. La morale è che comunque vada, per il venditore è un vicolo cieco, quindi bisogna sempre stare attenti.

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La Postepay non vale su eBay

Utilizzare la Postepay, la carta prepagata che fornisce Poste Italiane, e tra i modi più facili e convenienti per effetturare acquisti on-line. Non ha spese, in caso di acquisti non prevede tariffe di utilizzo, e per la ricarica prevede solo un euro come costo di operazione.

Postepay sarebbe quindi fantastica, se Ebay non l’avesse bandita dai metodi di pagamento accettati all’interno del proprio sito. Tacciata come “metodo di pagamento non sicuro”, il sospetto è che la carta gialle delle Poste era un concorrente scomodo per Paypal (di proprietà del gruppo Ebay), e per tanto andava messa fuori gioco.

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Il trucco dell’account “complice”

Quando si partecipa ad un asta on-line, frequentemente capita che non tutti i partecipanti sono lì per acquistare.

Spesso capita che, se si da un occhiata alla cronologia delle vendite di più oggetti di un venditore, si nota lo stesso account, con feedback basso o uguale a zero, che fa sempre offerte, ma che non si aggiudica mai l’oggetto.

In quel caso molto probabilmente ci troviamo di fronte ad un nick fasullo, manovrato dallo stesso venditore o da un complice, col solo scopo di far lievitare l’asta.
L’unico rimedio a tale trucco è non lasciarsi abbindolare: formulare sempre offerte ragionate, imponendosi da soli un tetto massimo.

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Attenzione, Paypal è obbligatorio

Su questo sito si è più volte parlato di Paypal, e dei suoi pro e dei suoi contro. Quello che però non tutti sanno, è che Ebay ha introdotto l’0bbligo di un conto Paypal per tutti i venditori, anche quelli occasionali.

Dietro tale decisione cosa si cela? Cura degli acquirenti? Precauzioni contro i truffatori? Facilità nella conclusione positiva delle transazioni? Nulla del genere, il motivo è molto più pratico.

Paypal appartiene al gruppo Ebay, e per tanto anche gli introiti che tale conto corrente online fattura finiscono nelle tasche del noto sito di e-commerce.

Mica scemi quelli di Ebay.

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Precauzione Paypal: blocco del pagamento

Recentemente, il servizio di pagamento on-line Paypal ha introdotto una nuova misura cautelativa, per tutelare gli acquirenti nelle transazioni difficili.

Tutti i pagamenti inviati via Paypal, infatti, vengono temporaneamente bloccati. L’utente solitamente ne è ignaro, e il pagamento viene sbloccato solo quando:

* l’acquirente rilascia un feedback positvo;
* non viene aperta nessuna controversia o richiesta di rimborso entro 21 giorni dalla chiusura dell’inserzione;
* l’acquirente rilascia un feedback neutro o negativo, ma non viene aperta nessuna controversia o richiesta di rimborso entro 21 giorni dalla chiusura dell’inserzione;

In defitiva, è impossbile utilizzare immediatamente dei pagamenti ricevuti sul proprio conto Paypal.

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Contro lo spam c’è lo spoof

Quando si acquistano oggetti on-line, bisogna ammetterlo, il rischio di subire truffe è sempre dietro l’angolo. Purtroppo i modi in cui si può venire beffati sono i più disparati, sempre nuovi e in continua crescita.

Ebay ha pensato ad un servizio apposito a favore degli utenti che subiscono raggiri: si tratta della mail [email protected], che permette di segnalare ogni tipo di imbroglio perpetrato ai danni dell’utenza.

Tale servizio ha anche una funzione preventiva: quando si ricevono mail “sospette”, che chiedono i dati dei nostri account Ebay o Paypal, si può segnalare il tutto a tale servizio.

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Occhio alle spedizioni postali

La spedizione tramite Poste Italiane è il metodo più usato per l’invio di oggetti acquistati on-line, soprattutto dai venditori occasionali.

Spesso però capita che chi vuole spedire con metodi tradizionali (pacco ordinario o raccomandata semplice) si sente dire dallo sportellista che sono metodi non più disponibili, e spinge per la Raccomandata 1 o il Pacco celere 3.

La verità è un’altra: per ogni spedizioni effettuata con i metodi più costosi, il dipendente riceve un premio budget in busta paga. Quindi diffidate da chi spinge per spedizioni più costose: è solo per il suo tornaconto. Per fugare ogni dubbio, è sempre meglio consultare il sito Poste.it.

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Oggetti non conformi alle descrizioni

Può capitare, in qualche transazione su Ebay, di ricevere oggetti non conformi alla descrizione. Nella prassi, tale incoveniente viene discusso e risolto civilmente tra le due parti. Ci sono altri casi, però, in cui qualche “furbetto”, una volta incassati i soldi, o sparisce, o nega l’evidenza, minacciando addirittura l’acquirente, chiedendo rimborsi per diffamazione.

Qui il consiglio è: se siete nel giusto, non abbiate paura di nessuno. Evitate di lanciare insulti o provocazioni via mail, limitatevi semplicemente ad aprire una controversia su Ebay, alla fine la spuntere sempre voi. E se avete pagato con Paypal, siete in una botte di ferro.

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Le valutazioni oltre il feedback

Da qualche tempo, Ebay ha aggiunto al metodo di valutazione standard (quello dei feedback) degli ulteriori metri di giudizio.

Fino a poco tempo fa, a seconda di come fosse andata la transazione tra due utenti, le parti si rilasciavano un feedback positivo, negativo, o neutro (quest’ultimo di rarissimo utilizzo, in realtà)

Ora invece, dopo il rilascio del feedback, è possibile dare dei giudizi supplementari, in una scala di valori da 1 a 5, su particolari aspetti della transazione, quale spedizione, velocità, puntualità dei pagamenti, ecc.

In questo modo è possibile valutare più in profondità il comportamento di alcuni utenti, e scoprire che ci sono macchie anche in affari andati a buon fine.

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Chiusura anticipata di un’asta

Da qualche tempo, Ebay ha aggiunto al metodo di valutazione standard (quello dei feedback) degli ulteriori metri di giudizio.

Fino a poco tempo fa, a seconda di come fosse andata la transazione tra due utenti, le parti si rilasciavano un feedback positivo, negativo, o neutro (quest’ultimo di rarissimo utilizzo, in realtà)

Ora invece, dopo il rilascio del feedback, è possibile dare dei giudizi supplementari, in una scala di valori da 1 a 5, su particolari aspetti della transazione, quale spedizione, velocità, puntualità dei pagamenti, ecc.

In questo modo è possibile valutare più in profondità il comportamento di alcuni utenti, e scoprire che ci sono macchie anche in affari andati a buon fine.